PRUNUS LAUROCERASUS

E' arbusto vigoroso e resistente, sempreverde, con vegetazione fitta e compatta; le foglie sono ovali, lanceolate, con margine dentato, leggermente coriacee e lucide, di colore verde scuro; in primavera, all’apice dei rami, sbocciano piccoli fiori a stella, di colore bianco, riuniti in pannocchie erette; hanno un profumo molto intenso, che può risultare sgradevole. Ai fiori seguono piccole bacche nere, simili a olive opache; le bacche e le foglie contengono acido cianidrico, sono quindi decisamente molto tossiche, anche se hanno sapore disgustoso, e quindi non sono per nulla invitanti per gli esseri umani o per gli animali. La vigoria di sviluppo, la vegetazione densa e compatta e lo sviluppo abbastanza rapido ha reso questi arbusti molto diffusi come piante da siepe, soprattutto negli anni passati. In effetti, questo abuso di laurocerasi li ha resi piante talvolta poco amate, anche se si tratta di arbusti molto interessanti, soprattutto per chi ama avere un giardino a bassa manutenzione: non si ammalano spesso, tendono a non venire colpiti da parassiti, sopportano il freddo, l’umidità e il caldo, e hanno una spetto decisamente gradevole, soprattutto se coltivati come esemplari singoli, o ad alberello, e quindi possono venire ammirati nel loro intero sviluppo, e non compressi all’interno di una siepe.
Prediligono posizioni soleggiate, ma sopravvivono senza problemi anche alla mezz’ombra o all’ombra completa, dove però spesso tendono a fiorire poco o per nulla; non temono il freddo, e possono sopportare temperature invernali vicine ai -10°C; temperature inferiori possono causare bruciature della vegetazione più esterna, che andrà potata a fine inverno, per stimolare lo sviluppo di nuovi germogli sani, successivamente è possibile ripetere la potatura, dopo la fioritura, o semplicemente quando la pianta comincia a sviluppare ramificazioni che vanno molto al di fuori della chioma originaria